Il ganglio sfeno palatino (SPG) è una struttura chiave nel trattamento del dolore facciale e dell’emicrania…
Case Report: Descrizione
Il case report che vogliamo discutere riguarda una paziente donna di 74 anni, affetta da quattro anni da nevralgia trigeminale e sottoposta, senza alcun esito positivo, ad un intervento di microdecompressione vascolare, un DVP (COS’E’) per l’idrocefalo, terapia farmacologica (antidepressivi, anti-convulsivi, farmaci per l’ipertensione, anti-infiammatori non steroidei), radiofrequenza termica continua del ganglio di Gasser, terapia Gamma Knife e Botox. A questo punto le è stato effettuato un blocco del ganglio sfeno palatino sotto guida fluoroscopia, tramite l’utilizzo del catetere SphenoCath®, iniettando 1.5 cc per narice di lidocaina al 2%.
La paziente ha riferito una totale assenza di dolore residuo subito dopo la procedura. E’ rimasta senza dolore per circa sei mesi, durante i quali ha continuato con l’assunzione della terapia farmacologica. Dopo sei mesi ha riferito l’insorgenza di un fastidio facciale senza alcuna manifestazione algica associata. Si è deciso di sottoporla nuovamente ad un blocco del ganglio sfeno palatino con le stesse modalità del precedente trattamento: a due giorni dalla procedura la paziente ha riferito un sollievo totale dai sintomi.
Il blocco del ganglio sfeno palatino tramite catetere intranasale SphenoCath® si è rivelato dunque un trattamento efficace ripetibile, al bisogno, per la paziente con nevralgia trigeminale refrattaria sia alla terapia farmacologica che ad altri trattamenti. La procedura è minimamente invasiva e la paziente ha potuto essere dimessa al termine della stessa. Inoltre la procedura è facilmente ripetibile e non è preclusiva verso altri trattamenti qualora essa non sia efficace.