La radiofrequenza al polso come metodica mini invasiva per il trattamento dell’artrosi dolorosa e della rizoartrosi.
Scopri come curarla con REST.

Descrizione patologia

L’artrosi di polso rappresenta l’8% di tutte le localizzazioni dell’arto superiore. Il polso ha una struttura articolare complessa e quando la cartilagine che ricopre le ossa, permettendo alle ossa di scivolare una sull’altra, viene alterata, allora il paziente accusa dolore, manifestando inoltre delle serie difficoltà di movimento del polso e della mano. L’artrosi di polso è suddivisa in due forme: primaria e secondaria. Mentre la primaria è piuttosto rara, in quanto correlata principalmente alla presenza di fattori genetici, la secondaria è invece causata più specificamente da traumi, fratture, interventi chirurgici e infiammazioni – e quindi curabile tramite la radiofrequenza pulsata.

Quando si ha una lenta e progressiva degenerazione della cartilagine articolare che colpisce la base del pollice, più in particolare l’articolazione del trapezio metacarpale, si parla di rizoartrosi, malattia che interessa prevalentemente il sesso femminile, rendendo difficile anche le più semplici funzionalità, come spremere un arancio, aprire il tappo di una bottiglia oppure svitare un barattolo.

Soluzioni terapeutiche

Vi sono diverse soluzioni farmacologiche contro la rizoartrosi tra le quali l’assunzione di farmaci anti-infiammatori combinata al riposo dell’articolazione tramite l’impiego di tutori stabilizzatori.
Ai pazienti che non trovano giovamento dalla terapia farmacologica o infiltrativa vengono proposti interventi chirurgici in funzione delle specifiche esigenze cliniche (carpectomia prossimale, inserimento di spaziatori, artrodesi parziale, artroplastica, etc.).

La radiofrequenza al polso mediante denervazione è una metodica alternativa che trova la sua indicazione nell’artrosi dolorosa di polso in pazienti con buona mobilità e con dolore invalidante che ne compromette la loro possibilità di lavorare. La procedura viene eseguita, al pari di molte altri interventi di radiofrequenza, in un ambiente ambulatoriale in cui il paziente viene dimesso solitamente poco dopo l’applicazione.

La radiofrequenza al polso

Nella terapia con radiofrequenza una sottile cannula da 22G viene posizionata all’interno dell’articolazione sotto controllo ecografico. Quindi lo stiletto viene rimosso dalla cannula al cui posto viene inserita una termocoppia, la cui terminazione prossimale viene collegata ad un generatore di radiofrequenza. In prima istanza l’operatore effettua delle stimolazioni di prova sensitive (50 Hz) e motorie (2Hz) a bassissimo voltaggio in modo tale da evocare delle parestesie nell’area dolorosa. La stimolazione motoria serve a verificare che non vi siano dei twitch muscolari, a significare un non interessamento delle vie motorie, che quindi non verrebbero compromesse durante la successiva stimolazione terapeutica. Successivamente, una corrente elettrica ad alte frequenze (500KHz) attraversa la cannula, secondo la metodica pulsata che prevede l’alternarsi di impulsi elettrici ad intervalli regolari di 2Hz senza che la temperatura trasferita dalla cannula elettro-stimolante superi i 42°C.

Risultati ed esperienza clinica

Esistono diverse esperienze cliniche riportate in letteratura relativamente all’applicazione della radiofrequenza al polso in casi di rizoartrosi: una recente esperienza effettuata in un centro di Terapia Antalgica del nord Italia, in collaborazione con l’Unità operativa di Chirurgia della mano, ha visto il trattamento di 7 pazienti con diminuzione del dolore su base scala NRS (Numeric Rating Scale) a 6 mesi del 50% rispetto alla sintomatologia di partenza, nonché un miglioramento della mobilità articolare del paziente. I primi risultati di questa esperienza clinica sembrano essere quindi in linea con quando precedentemente asserito da uno studio svizzero del 2013 di Schianchi et al., che riporta i risultati positivi nell’applicazione della radiofrequenza intrarticolare a carico di grandi (spalla, ginocchio) e piccole articolazioni quali trapezio metacarpale, prima metatarsale (1). Nel caso appunto dell’artrosi all’articolazione del trapezio metacarpale (rizoartrosi), il 90% dei casi trattati con radiofrequenza intrarticolare al polso ha evidenziato una riduzione significativa del dolore con un follow-up medio a 9 mesi.

REST – Reset Electrical Stimulation Therapy

La terapia REST da noi commercializzata prevede l’impiego di un generatore di radiofrequenza e di un kit composto da una cannula con punta attiva conducente ed una termocoppia, necessaria per monitorare la temperatura locale raggiunta durante il ciclo terapeutico della durata di 5-15 minuti circa. La novità introdotta dal nostro generatore Thermedico sta nella sua esclusiva progettazione ingegneristica, che prevede la presenza di un doppio display per il controllo della temperatura, che garantisce al medico la possibilità di operare in sicurezza in tutte le tipologie di procedure di radiofrequenza: in particolare questa caratteristica è fondamentale nelle situazioni in cui il nervo da trattare sia misto, ovvero presenti una componente motoria la cui funzionalità non debba essere compromessa da un’esposizione a temperature elevate.

Vuoi saperne di più? Contattaci qui